Repertori
e gusti musicali
Nelle sale da concerto del primo Novecento
circola un repertorio di musiche che ruota per lo più attorno ai grandi
classici. Il passato e la tradizione prevalgono sulle novità e la musica colta
contemporanea resta profondamente estranea alla comprensione del pubblico. E’
dunque facile comprendere lo sconcerto del pubblico durante l’ascolto della
musica strana e inquietante di nuovi compositori come Schönberg, Webern o Stravinckij.
Schönberg
Arnold Franz Walther Schönberg (Vienna, 13 settembre 1874 – Los Angeles, 13 luglio 1951) è stato un compositore austriaco naturalizzato statunitense.
È stato uno dei primi compositori del XX secolo a scrivere musica completamente al di fuori dalle regole del sistema tonale e uno degli applicatori, se non il più importante, del metodo dodecafonico, basato su una sequenza (detta serie, da cui il termine musica seriale) comprendente tutte le dodici note della scala musicale cromatica temperata.
la dodecafonia
La dodecafonia o, come Schönberg amava definirla, "metodo di composizione con dodici note poste in relazione soltanto l'una con l'altra", prevede che tutti e dodici i suoni della scala cromatica appaiano lo stesso numero di volte, affinché nessun suono prevalga sugli altri. Le composizioni non sono pertanto basate sulla tonica e non presentano più la struttura gerarchica tipica del sistema tonale.