martedì 30 aprile 2013

Repertori e gusti musicali, Shonberg e la dodecafonia


Repertori e gusti musicali
Nelle sale da concerto del primo Novecento circola un repertorio di musiche che ruota per lo più attorno ai grandi classici. Il passato e la tradizione prevalgono sulle novità e la musica colta contemporanea resta profondamente estranea alla comprensione del pubblico. E’ dunque facile comprendere lo sconcerto del pubblico durante l’ascolto della musica strana e inquietante di nuovi compositori come  Schönberg, Webern o Stravinckij.

Schönberg

Arnold Franz Walther Schönberg (Vienna, 13 settembre 1874  Los Angeles, 13 luglio 1951) è stato un compositore austriaco naturalizzato statunitense.
È stato uno dei primi compositori del XX secolo a scrivere musica completamente al di fuori dalle regole del sistema tonale e uno degli applicatori, se non il più importante, del metodo dodecafonico, basato su una sequenza (detta serie, da cui il termine musica seriale) comprendente tutte le dodici note della scala musicale cromatica temperata.
la dodecafonia
La dodecafonia o, come Schönberg amava definirla, "metodo di composizione con dodici note poste in relazione soltanto l'una con l'altra", prevede che tutti e dodici i suoni della scala cromatica appaiano lo stesso numero di volte, affinché nessun suono prevalga sugli altri. Le composizioni non sono pertanto basate sulla tonica e non presentano più la struttura gerarchica tipica del sistema tonale.

martedì 23 aprile 2013


                    La sala da concerto 

All'inizio del XX secolo la sala da concerto è una dei caposaldi nella vita musicale delle principali città europee e nordamericane. La presenza di un pubblico numeroso e disposto a pagare il prezzo del biglietto o di un abbonamento consente la diffusione di edifici di notevole bellezza e di ampie dimensioni, in grado di ospitare un vasto pubblico e organici strumenti sempre più numerosi.   
Il novecento si apre con un primo decennio di pace e ottimismo, a cui però succede un lungo periodo di

guerre, rivoluzioni e contrasti che coinvolgono tutto il mondo. Scoppia nel 1914‐18 la prima guerra
mondiale, a cui segue la Rivoluzione in Russia, nel 1917, con la caduta degli zar e l’avvento dei Soviet. La
democrazia liberale crolla sulle macerie della guerra. In Europa nascono nuove dittature: in Russia nel
1917; in Italia nel 1922, con Mussolini; in Germania nel 1933 con Hitler; in Spagna nel 1936 con Franco.
Nel 1939 scoppia la Seconda Guerra Mondiale, che termina nel 1945 con la sconfitta della Germania che
l’aveva provocata. Nasce il blocco sovietico, di cui fanno parte diverse nazioni dell’Est europeo. L’Italia nel
1945 diventa una Repubblica e il paese si avvia verso la ricostruzione. Gli anni cinquanta sono
contraddistinti dalla guerra fredda tra le due superpotenze USA e URSS. Il clima di conflitto si stempera
gradualmente e termina nel 1989 con la caduta del muro di Berlino e la fine delregime comunista.Gli anni
novanta si aprono con il lacerante conflitto nella ex Jugoslavia. La pace nel mondo è ancora un’illusione:
sanguinose guerre infiammano il pianeta, malnutrizione, carestie ed epidemie mietono quotidianamente le
loro vittime nei Paesi più arretrati,specie nel continente africano.